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La storia

La Fraternita della Misericordia nasce a Firenze nel 1244 e attraversando epoche, regimi, culture e tradizioni diverse, porta con sé le radici di una religiosità profonda vissuta concretamente nelle opere di solidarietà fraterna. Oggi è diffusa in tutto il mondo.

L’8 Maggio 1979 trentotto cittadini acesi diedero vita alla Fraternita Misericordia di Acireale, con sede al Colle del Sacro Cuore e atto costitutivo del Notaio Tropea.

Il primo Presidente della Misericordia, fu il dr Rosario Sorbello; Presidente del collegio dei Probiviri il dr Luciano Pennisi e Presidente del Collegio sindacale il dr Mario Scandura, tuttora in carica.

Un piccolo gruppo di cittadini di Acireale pensò che era il momento di impegnare il proprio tempo libero, personalmente e da volontari, nell’attenzione ai bisogni più urgenti del proprio contesto di vita. Innanzitutto occorreva sopperire ad alcune emergenze nel campo della salute, come il primo soccorso e l’attenzione a chi aveva bisogno di alcuni servizi carenti nella città.

Inizia un’avventura di impegno sociale, umano e cristiano che vede in prima linea le Suore del Monastero della Visitazione, con Madre Teresa di Sales Cusino e Madre Cecilia Berardi, che provenivano da Lucca, dove la Misericordia esiste da secoli, e conoscevano le potenzialità di bene delle Misericordie. Il Parroco dell’unica Chiesa Parrocchiale allora ivi esistente, don Michele Micalizzi si impegnò ardentemente nella realizzazione del progetto insieme a tutta la Comunità.

Nella sua storia la Misericordia acese ha visto la presenza partecipe e significativa del Vescovo di Acireale: Mons. Giuseppe Malandrino e Mons. Pio Vittorio Vigo, anche da vescovo di Nicosia. Mons. Salvatore Gristina, Vescovo di Acireale, oggi Arcivescovo di Catania, fu significativamente presente a tutti gli eventi promossi nell’occasione del ventennale.

La Misericordia si radicò sin dall’inizio nel popolo, nel senso positivo del termine, vale a dire coinvolse persone di tutti gli strati sociali, attente ai fatti essenziali dell’esistenza, la fame, la sete, l’amore, il dolore, la malattia, il servizio generoso nelle necessità.
Nacque in un quartiere nuovo, che accoglie cittadini acesi provenienti da tutti i luoghi della città, con elementi desiderosi di realizzare un’espressione stabile di servizio e di solidarietà, incoraggiati dalla Fede ed anche dagli spazi comuni che venivano realizzati nel nuovo insediamento: zone verdi, strade larghe e ampi marciapiedi, piazze, servizi sociali, chiese, luoghi di incontro, mercato, scuole.

Il 15 e 16 dicembre del 1979 ebbe luogo la prima manifestazione pubblica nell’Auditorium di via Romeo, con la presenza di due dirigenti della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia (CNMI), cav. Rigoletto Pugi e dr Giuseppe Berti.

Il Presidente della Misericordia, dr Rosario Sorbello, allora ebbe a dire: "L’introduzione in Acireale di una struttura come la Misericordia - che dà a noi cristiani la possibilità di un impegno autenticamente umano nei confronti dei fratelli sofferenti e si prodiga a ribaltare con atti di spontanea dedizione la logica della chiusura e dell’indifferenza - sia non solo segno di promozione umana, ma incentivo per una crescita culturale di autentico rinnovamento.
Chiusura e indifferenza sono forse il segno più inquietante della cultura acese. Questi atteggiamenti in buona misura rischiano di deteriorare un patrimonio di autentiche tradizioni cristiane che, unite alla laboriosità e al rifiuto della violenza, hanno dato un volto abbastanza umano alla nostra città.
Spesso si confonde la cultura con il semplice possesso del sapere, che si rincorre perché dà potere o perché serve a distinguere da chi resta indietro. Contro questa contaminazione che ha toccato un po’ tutti, occorre ribadire che cultura è la scienza di tutto l’uomo capace di chinarsi sulle sue sofferenze e i suoi problemi."

Angelo Pagano, da giovane Confratello della Misericordia, affermava allora: "Non si può separare l’amore di Dio dall’amore del prossimo. Troppe volte si cade nell’illusione di poter separare i due amori e ne viene fuori il tipo dell’uomo religioso ’disincarnato’, che cerca Iddio e che è duro con i fratelli, che si rifugia nella preghiera e lascia morire di fame il vicino di casa. E’ un’illusione! L’amore non si può separare."

Nel 1979 ad Acireale l’unica autoambulanza esistente era quella dell’Ospedale, spesso non disponibile perché guasta. La Misericordia, allora, si attrezzò subito con un’autoambulanza proveniente dalla Toscana.

Nel 1980, nel terremoto in Irpinia, con le indicazioni della CNMI, noi della Misericordia di Acireale lanciammo una campagna di solidarietà cui i concittadini risposero con grande generosità e partecipazione: abbiamo fatto partire due grandi automezzi con viveri e generi di prima necessità e abbiamo realizzato insieme ad altre Istituzioni acesi un ambulatorio per l’AIAS di Avellino: sono iniziative di Protezione Civile.

Alla guida della Misericordia acese si sono succeduti nel tempo come Presidenti: il Sig. Vito Messina, solerte nell’impegno organizzativo e attento ai bisogni del contesto sociale; il dr Gaetano Romeo, instancabile e con un altissimo senso del dovere e della formazione; il dr Salvatore Strano, e il dr Salvatore Romeo, attuale Presidente, che hanno riorganizzato i Corsi per soccorritori e dato ulteriore impulso al rapporto della Misericordia con il territorio.

L’avventura della carità fu promossa anche con gli avvenimenti del decennale, con la presenza significativa del Presidente della Confederazione (CNMI), Francesco Giannelli.
Si inaugurava allora una delle tante autoambulanze donateci dalla benemerita Banca Popolare Santa Venera di Acireale con la sensibilità partecipe del suo Direttore Generale avv. Vincenzo Merlino. Gesti di partecipazione, anch’essi pieni di carità, continueranno in futuro anche col Credito Siciliano.
Nel corso degli anni un pullmino per il trasporto di anziani ci è stato donato dalla Ditta Sebastiano Pappalardo (SP); e una nuova autoambulanza ci è stata donata dal Club Sportivo Culturale - Sagra del Pesce Spada - in memoria di Gaetano Ferlito - Pozzillo, promotore il Presidente del Club dr Rito Greco.

La Confederazione Nazionale delle Misericordie (nata a Pistoia nel 1899), ci ha costantemente seguiti in diverse occasioni con la v. Presidente dr.ssa Margherita Sanesi, con il V. Presidente Enzo Fani, con Francesco Cardile, presenti con relazioni nei Club cittadini e pronti a fornire preziose indicazioni nei dibattiti.
È del 2010 la presenza nella nostra Associazione del Presidente nazionale della Confederazione Gabriele Brunini, che ha sottolineato con le sue proposte il doveroso impegno della carità.

In occasione del ventennale, fra l’altro, si organizzò un incontro-dibattito su: "La Misericordia: una risposta alle attese della città", importante per la crescita del nostra Associazione, con l’intervento anche del Provveditore della Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, dr Clemente Zileri dal Verme, che si fermò alcuni giorni per l’inaugurazione della Mostra nei locali del Municipio a Piazza Duomo.

Non bastava, però, solo l’impegno dei volontari della prima ora, era necessario avviare un processo educativo che coinvolgesse attivamente sul piano della solidarietà e della condivisione altri soggetti da tutto il territorio, specialmente i giovani.

A tale fine servì l’organizzazione di corsi di formazione coerenti con lo scopo di fondo della Misericordia. Così i Corsi per soccorritori, organizzati quasi ogni anno, hanno fatto incontrare centinaia di persone, adulti, giovani, ragazzi e ragazze: a parte il contenuto tecnico qualificato, sono stati e sono tuttora occasione di incontro con la Misericordia che, con l’impegno volontario, può contribuire a dare un senso al cammino della vita e mettere buona terra nelle radici della nostra esistenza.

Ancora nell’ambito della formazione, nel 1998, la Misericordia acese volle dare avvio alla "Università Popolare Giuseppe Cristaldi", aperta a tutte le età e a tematiche diverse. Sono state coinvolte Scuole ed Enti per promuovere la partecipazione ai Corsi, che si svolgono con cadenza settimanale. Sono tenuti da docenti ed esperti che prestano gratuitamente la loro opera, collaborando nella diffusione di saperi che siano stimolo all’intelligenza e strumenti di maturazione personale e collettiva.

In occasione del decennale il Presidente dr Sebastiano Leonardi, diceva: "Della Misericordia la città apprezza il metodo moderno che accoppia con ritmo incalzante al pensare, il fare, tanto diverso da quanto comunemente accade, allorché si enunciano grandi propositi, demandandone ad altri le gravose incombenze. La novità rappresentata in Acireale dalla Misericordia, figlia del grande movimento caritativo toscano, che oggi si estende in tutto il mondo, è l’avere mobilitato le coscienze di quanti intendono sperimentare la logica del dono e del servizio alla vita."

Pertanto, evangelicamente, la Misericordia vuole educare i suoi volontari a non vantarsi delle proprie azioni, a non gonfiare i fatti; a parlare con chiarezza, meditando, ragionando e andando al cuore delle cose. Preferisce che si usi il linguaggio del silenzio operoso, quasi un silenzio indaffarato.

Quanti abbiamo contribuito alla crescita della Fraternita di Misericordia in Acireale, come fratelli e sorelle ci siamo sempre sforzati di sentirci nella città come un pezzetto di lievito, chiamato a far sviluppare la coscienza civile, o come un piccolo seme da cui sarebbe germogliato un saldo punto di riferimento e di appoggio per i tanti bisogni della comunità.

"Per questo dobbiamo tendere insieme a costruire sempre più la Misericordia", così affermava il nostro Assistente Spirituale don Paolo Urso, adesso Vescovo di Ragusa, "come luogo di formazione e di esperienze per un cristianesimo serio; e i fratelli e le sorelle di Misericordia vogliono e devono essere cristiani sul serio. I fratelli e le sorelle di Misericordia sono chiamati ad essere i collaboratori di Dio per la liberazione dell’uomo da tutto ciò che lo schiaccia e lo fa gemere."

Significativo l’impegno continuativo e qualificato di Orazio Maltese, confratello fin da giovane. Nel 1979 diceva: "Le parole vere e credibili nascono dall’esperienza e toccano il cuore di tutti. Gli interessi economici, che tante volte governano le scelte, non corrispondono sempre agli interessi dei cittadini, ma all’interesse di forti lobby.
Non possiamo puntare l’indice "contro" se le cose non funzionano.
Lo "Stato" siamo noi, e per cambiare le cose dobbiamo cambiarci, partendo dall’esempio personale: noi della Misericordia siamo testimoni della solidarietà e crediamo nel volontariato e nell’impegno e questo non può prescindere dalla fiducia nel prossimo."